Quando il giudice trattiene la causa in decisione?

Domanda di: Loretta Leone  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Dopo l'ultima udienza (cosiddetta udienza di precisazione delle conclusioni), il giudice non dispone più ulteriori rinvii e, perciò, trattiene la causa in decisione, ossia prende materialmente il fascicolo del procedimento (ora telematico), lo porta nella propria stanza e poi lo studia per scrivere la sentenza.

Quando il giudice può ritenere la causa matura per la decisione?

Il giudice istruttore, se ritiene che la causa sia matura per la decisione di merito senza bisogno di assunzione di mezzi di prova, rimette le parti davanti al collegio [80 bis disp. att.](1).

Quanto ci mette il giudice a decidere?

Il termine di 15 giorni qui previsto (molto più breve rispetto a quello di 30 o 60 giorni previsto nel rito ordinario, a seconda che la sentenza venga pronunciata dal giudice monocratico o dal collegio) risponde alle esigenze di certezza e celerità che devono essere soddisfatte nel rito del lavoro.

Cosa significa quando una causa va in sentenza?

È l'atto col quale il giudice dichiara esistente o inesistente la norma di legge pretesa. In genere, però, nel diritto positivo, col termine "sentenza" si intende designare il provvedimento che risolve una controversia tra le parti del processo.

Cosa vuol dire che il giudice si è riservato?

134 del c.p.c.) e si considera in tal modo conosciuta dalle parti costituite. Se, invece, il giudice istruttore non si pronuncia immediatamente in udienza (si riserva), rinvia la sua decisione ad un momento successivo (la legge prevede un termine di cinque giorni).

Perché un GIUDICE ci mette così tanto TEMPO a DECIDERE? | Avv. Angelo Greco