La congiunzione se può reggere il condizionale quando introduce un'interrogativa indiretta, cioè una frase che esprime un dubbio o una domanda in forma indiretta, queste frasi dipendono da verbi come chiedere, domandarsi, non sapere: mi domando se le cose potrebbero cambiare; non so se mi piacerebbe abitare all'estero.
se la frase in questione parla di un evento concreto, al se deve seguire l'indicativo: “se piove, mi metto a scrivere” al contrario, se una frase esprime solo una possibilità o peggio ancora un evento quasi irrealizzabile, allora dovrai usare il congiuntivo: “se vendessi un miliardo di copie, mi ritirerei a vita”
Nelle interrogative indirette (mi domando se…) si può dire “se sarebbe”? Nelle frasi concessive introdotte da “anche se…” si può dire “se sarebbe”? Nelle ipotesi, cioè nei periodi ipotetici, non si può mai e poi mai usare il se + condizionale (se sarebbe), è uno degli errori più diffusi da evitare.
Quando si usa il condizionale e quando il congiuntivo?
Il congiuntivo si usa per esprimere un'azione che indica un evento non sicuro, ipotetico o irreale a differenza del condizionale che esprime un'azione incerta ma che accadrà molto probabilmente in presenza di una determinata condizione.
Se e sé, pur avendo stessa grafia e stessa pronuncia, assumono diversi significati e per questo è importante sapere in quali casi l' accento sia necessario. Il “se”, senza accento, è una congiunzione con valore ipotetico, mentre il “sé” accentato è un pronome riflessivo tonico.