Domanda di: Ing. Eustachio D'amico | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
(15 voti)
Il passaggio alle targhe bianche
Le targhe su fondo bianco recanti la provincia di appartenenza furono introdotte a partire dal 1985 e rimasero in uso per dieci anni, lasciando successivamente spazio alle targhe bianche senza provincia.
Dal 15 marzo 1976 al 5 maggio 1985 (l'effettiva data di introduzione varia, a seconda della provincia, tra dicembre 1975 e febbraio 1977), mentre la targa anteriore rimane invariata, viene modificata quella posteriore: lo sfondo resta nero con caratteri bianchi, mentre la sigla della provincia assume colore arancione.
Dal 1994 dalle targhe italiane sono scomparse le sigle delle province, e il gioco è finito. Alla fine degli anni Novanta, sono state invece reintrodotte: in piccolo nella parte finale delle targa. Agli italiani non era gradita l'abolizione.
Le prime forme di targhe sono nate in Francia nel 1893 a causa del fatto che il numero di vetture in circolazione era aumentato a dismisura e si rese necessario costituire un metodo per distinguerle e catalogarle.
Il fondo delle targhe è giallo per le targhe di immatricolazione delle macchine agricole semoventi o trainate, delle macchine operatrici semoventi o trainate e per tutte le targhe ripetitrici; è bianco in tutti gli altri casi ad eccezione delle parti poste all'estremità delle targhe per autoveicoli e motoveicoli.