"In vino veritas" è un proverbio latino che vuol dire letteralmente: «nel vino è la verità». Il suo significato è che quando una persona è alticcia, ha i freni inibitori rilassati e può facilmente rivelare fatti e pensieri che da sobrio non direbbe mai.
È sicuro, tuttavia, che l'alcol ha conseguenze depressogene sul cervello: provoca atteggiamenti negativi, disforia, sentimenti di solitudine, un distacco dalla realtà e dalle altre persone. Non di rado gli alcolisti allontanano tutti i propri cari, sia per questo, sia perché tendono a essere aggressivi e nervosi.
In particolare, l'alcol inibisce la reattività dei neuroni attraverso la sua interazione con il sistema GABA. Allo stesso tempo, l'alcol inibisce anche il sistema del glutammato, un importante circuito eccitatorio del cervello. L'ATTIVAZIONE DEL GABA e l'INIBIZIONE del glutammato deprimono le attività cerebrali.
"In vino veritas" è proprio vero: quando si beve, ci si avvicina alla propria personalità. E non sempre ci sono belle risposte in arrivo. Tutti ne sono convinti, ma tutti sbagliano: quando si è ubriachi la propria personalità non cambia. È uno stereotipo diffuso, confortato anche da esperienze di vita vissuta.
"Ci si ubriaca quando l'alcol viene consumato in quantità eccessive in un breve periodo di tempo. Questo si traduce in un rapido aumento dei livelli di alcol nel sangue e, come per ogni sedativo, il risultato è una riduzione delle funzioni cerebrali superiori.