I telefoni cellulari, invece, emettono radiazioni non ionizzanti, con frequenze comprese tra 30 kilohertz e 300 gigahertz: per queste frequenze, stando a quanto riporta per esempio il National Cancer Institute, non esiste al momento alcuna evidenza solida di correlazione con l'aumento del rischio di cancro.
Un nuovo studio pubblicato da BanklessTimes e riportato da AndroidCentral ha elencato gli smartphone che emettono più radiazioni a radiofrequenza. Il parametro preso in considerazione è quello fornito dalla FCC, che parla di un limite massimo di 1,6W/KG.
Poi ci sono accorgimenti pratici, molto semplici ed efficaci. Primo: Non usare il cellulare per lunghe conservazioni. Secondo: abbinarlo sempre all'auricolare. Terzo: non tenerlo nelle tasche interne della giacca a diretto contatto con il cuore (basta, per esempio, mettere una piccola agenda come protezione).
Fra tutti i modelli ad oggi svetta negativamente il Motorola Edge con 1,79 watt di radiazioni per chilogrammo all'orecchio e 1,68 W/kg al corpo. Vi sono anche diversi modelli Allview, come ad esempio il P7 Pro (1,82 W/kg) e X4 Soul (1,65 W/kg), ma in Italia non sono molto diffusi.
I dispositivi mobili emanano onde elettromagnetiche nell'ambiente circostante, anche quando sono in stand-by. Dormire con il cellulare acceso e vicino, significa esporsi a radiofrequenze ad alta intensità. Esse comportano l'insorgere di mal di testa continui, iperattività e disturbi del sonno.