Quanto tempo dura una parestesia?

Domanda di: Maria Russo  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
Valutazione: 4.4/5 (9 voti)

La parestesia transitoria, ad esempio quando ci addormentiamo sopra un braccio, non è preoccupante e si risolve spontaneamente in pochi secondi/minuti.

Come capire se si ha una parestesia?

Con il termine “parestesia” si intende anche un disturbo soggettivo della sensibilità consistente nell'insorgenza di una sensazione elementare (formicolio, pizzicore, solletico, prurito, punture di spillo, ecc.) in assenza di stimolazione specifica.

Chi cura le parestesie?

In genere è il medico di base o lo specialista da cui si è in cura a prescrivere una visita dal neurofisiopatologo. Fra i sintomi che potrebbero portare a richiedere la sua consulenza sono inclusi, dolore, formicolii e deficit di forza.

Cosa provoca una parestesia?

Nella maggior parte dei casi, le parestesie sono dovute a disturbi del sistema nervoso centrale o periferico, o della circolazione sanguigna. È possibile dire che quando il disturbo è simmetrico, ovvero si presenta in entrambi i lati del corpo, la causa è di solito sistemica (uso di farmaci, intossicazioni, infezioni).

Che esami fare per le parestesie?

Per diagnosticare una parestesia è necessario sottoporsi a diversi esami:
  • analisi del sangue, per ricercare eventuali carenze della vitamina B12 e in generale deficit del gruppo di vitamine B;
  • visita medica;
  • test della sensibilità;
  • ulteriori esami connessi alla patologia che ha causato la parestesia.

La risposta dell'Esperto - Neurologia: formicolii, quando preoccuparsi?