Peraltro la plastica non scompare mai, si frammenta solo in pezzi più piccoli. Una cannuccia impiega anche fino a 200 anni per degradarsi, mentre per le buste della spesa occorrono almeno 20 anni. Per i mozziconi di sigaretta, invece, sono necessari da 1 a 5 anni.
Occorrono ben 500 anni perché una cannuccia di plastica dispersa in mare o nell'ambiente possa degradarsi completamente. In Italia, secondo i dati di Legambiente, ogni anno se ne consumano 2 miliardi e in tutta Europa 36 miliardi.
Quanto tempo ci vuole per distruggere la plastica?
Occorrono dai 10 ai 30 anni. A meno che la plastica di cui è fatto il sacchetto non sia biodegradabile. In tal caso i tempi si accorciano grazie alla metabolizzazione dei batteri e altri microrganismi che “digeriscono” la plastica. Per essere biodegradabile la plastica non deve in alcun modo contenere metalli.
Tra i materiali, invece, prodotti dall'uomo, “leader” nella ecosostenibilità è certamente la carta. Il suo processo di degradazione può arrivare a 2/3 settimane. Anche qui, però, dipende. Il semplice tovagliolo impiega due settimane.
Le cannucce figurano infatti nella classifica dei rifiuti maggiormente raccolti sulle coste. Secondo le ricerche citate dallo Strawless Ocean Movement, nello stomaco del 71% degli uccelli marini e nel 30% delle tartarughe è stata trovata plastica.