Domanda di: Nico Battaglia | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
(36 voti)
Il gatto domestico è un piccolo mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei felidi.
Dall’indole essenzialmente territoriale e crepuscolare, il gatto è un predatore di piccoli animali, specialmente roditori e uccelli. Per comunicare utilizza vari vocalizzi, le fusa, le posizioni del corpo e i feromoni.
Al contrario, la vita media di un gatto randagio varia dai 4 agli 8 anni. L'assenza di cibo, acqua, la condizioni climatiche e i pericoli come macchine, motociclette, ecc influiranno molto sulla sua longevità. I gatti randagi, inoltre, sono soggetti a malattie infettive e la mancanza di cure mediche porterà la morte.
Il gatto si definisce anziano quando arriva all'età di 11 anni, ma spesso non si sa con esattezza qual è la sua età anagrafica esatta. Bisogna, dunque, osservare attentamente segnali che indicano l'avanzare degli anni come: la diminuzione dell'udito, gli occhi opachi, i movimenti rallentati, ecc.
In media un gatto al giorno d'oggi vive tra i 10 e i 15 anni, laddove i gatti che vivono liberi di solito vivono meno a lungo di quelli domestici. E ciò perché quelli che vivono liberi sono più soggetti a ferite e a malattie di vario genere. A partire dai 10 anni i gatti vengono considerati anziani.
Lo fa per entrare in sintonia con il battito del tuo cuore, così rassicurante per il tuo amico peloso. E il calore che il tuo corpo emana mentre dormi rappresenta un bonus extra. Così facendo il tuo gatto sta mostrando un segno di amore profondo, di fiducia, di sicurezza.