a. Il quinto dito della mano (detto anche, meno comunem., dito auricolare), il più corto e sottile, che può compiere movimenti di flessione-estensione, abduzione e adduzione e circumduzione (nell'uso fam. anche in funzione appositiva, dito mignolo).
Specialmente in piena epoca digitale (il gioco di parole era quasi obbligato): come racconta Mashable, infatti, il mignolo è estremamente importante non solo per dare sfoggio d'eleganza (sic) mentre si sorseggia il caffè, ma anche per assicurare presa e stabilità maneggiando il proprio smartphone.
Se la maggior parte degli studi antropologici sulla mano si è concentrata sul pollice, indispensabile a maneggiare gli oggetti, anche il mignolo è necessario soprattutto quando si tratta di afferrare piccoli oggetti con precisione.
Per gli antichi romani l'anulare era il dito dei sentimenti poiché da lì passa una piccola arteria, chiamata “vena amoris”, che conduce direttamente al cuore. Secondo la tradizione cristiana, invece, il quarto dito, utilizzato dal sacerdote nell'invocazione della Santissima Trinità, simboleggia fedeltà e protezione.
Il quinto dito, o mignolo, è invece quello con una nomenclatura più ricca. Infatti, vicino al nome ufficiale, troviamo anche minolo, minulo, mellino o mignolino. Questi nomi richiamano il carattere diminutivo e vezzeggiativo con cui indicare il dito più piccolo del piede.