Che fine fanno i contributi versati dopo la pensione?
Domanda di: Dr. Fabio Gentile | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Che succede ai contributi dopo la pensione: la Legge 155 del 1981. Abbiamo visto che, chi va in pensione, può comunque continuare a lavorare. I contributi da lavoro, versati dopo la pensione, non andranno persi, anzi, serviranno a maturare un'ulteriore pensione da aggiungere a quella già percepita.
Che valore hanno i contributi figurativi ai fini della pensione?
La domanda che molti lavoratori e responsabili HR si pongono è: qual è la reale valenza dei contributi figurativi INPS? La risposta è che i contributi figurativi sono utili a tutti gli effetti e concorrono, quindi, a determinare sia il diritto al ricevimento della pensione sia la misura dell'assegno stesso.
Cosa succede se continuo a lavorare dopo la pensione?
Cumulo di pensione di anzianità e redditi da lavoro
Se si inizia un'attività lavorativa da autonomo si perde il diritto al 50% della pensione che eccede la minima dell'Inps, che per il 2022 è pari a 524,35€ mensili.
Secondo lo schema obbligatorio di cui all'art. 2425 c.c., i contributi in conto esercizio vanno iscritti nel Valore della produzione, Voce A. 5 (“Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio”) del conto economico.
Cosa sono i contributi previdenziali? Si tratta di versamenti periodici obbligatori che assicurano al lavoratore una prestazione previdenziale, non appena raggiungerà i requisiti per la pensione. Tali contributi servono anche a pagare l'indennità di disoccupazione, di maternità, di malattia o di morte.