Chi educherà gli educatori?

Domanda di: Gilda Gatti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Riforma di pensiero e educazione
La difficoltà sta nell'educare gli educatori, che e il grande problema che Marx poneva in una delle sue famose tesi su Feuerbach: "Chi educherà gli educatori?". C'è una risposta: è che essi si autoeduchino con l'aiuto degli educati.

Chi educa gli educatori?

Chi educa allora l'educatore? La risposta non può che essere: l'educato! Il circolo di circoli (l'infinita reduplicazione della totalità in ciascun elemento) non si chiude mai, ma anzi sviluppa ed espande le premesse contenute in ciascun momento, ponendole di fronte al “tribunale della prassi”.

Chi è un buon educatore?

Le skills di un educatore devono includere necessariamente buone capacità relazionali e di comunicazione. Tra i requisiti imprescindibili rientrano anche una forte propensione per le relazioni umane, l'empatia, il problem solving e la predisposizione al teamworking.

Cosa vuol dire essere un educatore?

Si definisce educatore il professionista che realizza un'azione educativa, ovvero che contribuisce alla crescita umana della persona. Tale azione può essere esercitata sia attraverso rapporti spontanei, generalmente familiari, sia tramite interventi speciali insieme all'educatore professionale.

Quali sono le caratteristiche che deve avere un buon educatore?

Gli educatori per l'infanzia devono lavorare in ambienti positivi ed essere in grado di individuare possibili difficoltà nei bambini, correggendole o limitandole mediante tecniche stimolanti e inclusive.

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