Domanda di: Ing. Joey Martinelli | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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Secondo Giacomini, invece, la prima attestazione scritta di Bella ciao come canto della Resistenza italiana sarebbe nell'opuscolo La rappresaglia tedesca a Poggio San Vicino, scritto da don Otello Marcaccini e pubblicato nel luglio 1945.
Nonostante la sua fama, l'origine di Bella ciao è ancora incerta. Alcuni storici della canzone italiana hanno identificato nel testo e nella musica influenze dei canti di lavoro delle mondine, altri la fanno risalire al Cinquecento francese, altri ancora vedono nelle sue melodie addirittura delle influenze Yiddish.
Eppure, il canto era stato già pubblicato. È infatti del 1953 la prima presentazione Bella ciao, sulla Rivista “La Lapa” a cura di Alberto Mario Cirese. Si dovrà aspettare il 1955 perché il canto venga inserito in una raccolta: Canzoni partigiane e democratiche, a cura della commissione giovanile del PSI.
Perché Laura Pausini non ha voluto cantare Bella Ciao?
“Volevo esporre il mio punto di vista dopo le polemiche di questo giorno. In una situazione televisiva estemporanea, leggera e di puro intrattenimento, ho scelto di non cantare un brano inno di libertà ma più volte strumentalizzato nel corso degli anni in contesti politici diversi tra loro.
Tracce della forma primitiva della canzone possono essere individuate nei due secoli a cavallo dell'anno Mille, periodo in cui, dopo la frammentazione dell'impero carolingio e la nascita di strutture sociali feudali, si registra il sorgere di una cultura sempre più svincolata dal controllo del potere ecclesiastico.