La legge prevede delle sanzioni per chi assume dei lavoratori in nero, e tutele per la parte lesa. Senza un regolare contratto, infatti, non vengono versati i contributi utili per la maturazione della pensione, oltre a non essere previsti diritti quali le ferie, la malattia, gli straordinari, ecc.
Quanto il lavoratore in nero percepisce l'indennità di disoccupazione o beneficia di ammortizzatori sociali (come il Reddito di Cittadinanza) danneggia lo Stato. Rischia la reclusione da 6 mesi a 4 anni.
Nel calcolo della retribuzione per il lavoratore a nero rientra anche la tredicesima. Per determinare, infatti, le differenze di retribuzione dovute in base all'articolo 36 della Costituzione si deve tener conto anche della tredicesima mensilità prevista dal contratto collettivo di riferimento.
Cosa rischia il datore di lavoro per un collaboratore in nero?
In questo caso, la Direzione Provinciale del Lavoro può applicare al datore di lavoro una sanzione che va da 1.500 euro a 12.000 euro per ciascun lavoratore "in nero", maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo, cumulabile con le altre sanzioni amministrative e civili previste contro il lavoro ...
Il lavoratore in nero che ha presentato presso l'Inps o un Centro per l'impiego lo stato di disoccupato e non percepisce alcuna indennità, incorre invece nel reato di Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e in questo caso è prevista la reclusione fino a due anni. (Ex art. 483 del Codice Penale).