Domanda di: Sig. Sirio Marchetti | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Possono beneficiare dell'agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l'inquilino o il comodatario. In particolare, hanno diritto alla detrazione: il proprietario o il nudo proprietario.
Come funziona la detrazione fiscale per lavori di ristrutturazione?
L'agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall'art. 16-bis del Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall'Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.
Codice Fiscale del fruitore della detrazione (contribuente che sostiene la spesa e che porterà in detrazione l'importo). Alcune banche indicano questo soggetto come contribuente o richiedente.
Quando non spetta la detrazione per ristrutturazione?
La detrazione compete unicamente per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, mentre non spetta per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di strumenti, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità interna ed esterna.
L'agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: proprietari o nudi proprietari. titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)