Come entrare a lavorare nelle biblioteche comunali?
Domanda di: Kayla De luca | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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La modalità più conosciuta per lavorare in biblioteca è quella di passare le selezioni di un concorso pubblico: di solito si tratta di una prova scritta e una prova orale. Al contrario di quanto avviene per il servizio civile universale, i bandi non sono emanati tutti gli anni.
Cosa serve per lavorare nelle biblioteche comunali?
I requisiti per lavorare in biblioteca
Molto interessante per chi vuole lavorare in questo settore è il corso di laurea magistrale in Archivistica e Biblioteconomia. Comunque non è necessario compiere un percorso di studi universitari di questo tipo per lavorare in biblioteca.
Il percorso di studi. Per diventare bibliotecari è preferibile avere una formazione in ambito umanistico: le classi di laurea triennale più adatte sono Scienze dei Beni culturali e Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali.
Un Bibliotecari, documentalisti ed assimilati percepisce generalmente tra 983 € e 1.563 € lordi il mese all'inizio del rapporto di lavoro. Dopo 5 anni, la retribuzione è tra 1.244 € e 1.946 € il mese per una settimana lavorativa di 40 ore.
Puoi infatti lavorare in biblioteca senza laurea iniziando come assistente o addetto ai servizi bibliotecari con solo un diploma o seguendo un corso formativo mirato, che ha una durata più breve di una laurea e rappresenta quindi un'opzione ideale per chi non ha anni da dedicare agli studi.