Come funziona il reso in un negozio?

Domanda di: Dott. Enrica Costa  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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In buona sostanza, basta inviare una comunicazione formale al venditore con cui si manifesta l'intenzione di restituire la merce acquistata e di ottenere il rimborso dei soldi pagato. Il commerciante non può opporre alcuna limitazione o restrizione, né chiedere che le spese di spedizione siano a carico del consumatore.

Come funziona reso in negozio?

Se acquisti un prodotto in un negozio, non hai il diritto di restituirlo (per chiederne la sostituzione o il rimborso), a meno che non sia difettoso. Tuttavia, numerosi punti vendita consentono ai clienti di restituire o scambiare la merce durante un certo periodo di tempo se hanno conservato la ricevuta.

Quando il cliente ha diritto al rimborso?

In tutti i casi in cui il prodotto si riveli non utilizzabile nel modo in cui sarebbe normale pensare di impiegarlo, o perché non funziona del tutto, o perché magari funzioni ma in modo insicuro e/o comunque difforme dagli analoghi prodotti, il cliente ha senza dubbio diritto di esercitare il diritto di recesso.

Cosa fare se il venditore non accetta la restituzione?

Cosa fare se venditore rifiuta reso

Nel caso in cui un venditore si rifiutasse di fare un reso, le leggi attuali permettono di percorrere diverse strade che sono in particolare: tentare una conciliazione; provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida; agire in giudizio.

Quando non si può fare il reso?

Quando non è consentito il reso dell'acquisto online
  • contratti per servizi se già completamente eseguiti prima del termine per il reso.
  • fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente.
  • fornitura di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o di salute.

Acquisti online e al negozio: ii diritti dei consumatori | avv. Angelo Greco