Domanda di: Dott. Enrica Costa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5
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In buona sostanza, basta inviare una comunicazione formale al venditore con cui si manifesta l'intenzione di restituire la merce acquistata e di ottenere il rimborso dei soldi pagato. Il commerciante non può opporre alcuna limitazione o restrizione, né chiedere che le spese di spedizione siano a carico del consumatore.
Se acquisti un prodotto in un negozio, non hai il diritto di restituirlo (per chiederne la sostituzione o il rimborso), a meno che non sia difettoso. Tuttavia, numerosi punti vendita consentono ai clienti di restituire o scambiare la merce durante un certo periodo di tempo se hanno conservato la ricevuta.
In tutti i casi in cui il prodotto si riveli non utilizzabile nel modo in cui sarebbe normale pensare di impiegarlo, o perché non funziona del tutto, o perché magari funzioni ma in modo insicuro e/o comunque difforme dagli analoghi prodotti, il cliente ha senza dubbio diritto di esercitare il diritto di recesso.
Cosa fare se il venditore non accetta la restituzione?
Cosa fare se venditore rifiuta reso
Nel caso in cui un venditore si rifiutasse di fare un reso, le leggi attuali permettono di percorrere diverse strade che sono in particolare: tentare una conciliazione; provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida; agire in giudizio.