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Quando si dice gli o le?
Inoltre, i dubbi nell'uso si legano al problema della transitività o meno di alcuni verbi: come si è detto, se il verbo è transitivo richiede la forma oggettiva del clitico, dunque lo (o la) al singolare e li (o le) al plurale, se intransitivo è d'obbligo gli (e, più correttamente, le al femminile e loro al plurale).
Come si dice lei al plurale?
lèi in Vocabolario - Treccani - Treccani.
Che cosa sono il lo la i gli le?
ARTICOLI DETERMINATIVI L'articolo è determinativo se indica in modo ben definito il nome al quale si accompagna. (Il libro di lettura, cioè quel libro, quel determinato libro, non uno qualsiasi.) * Lo e la si apostrofano davanti alle parole che iniziano con una vocale. Gli articoli plurali non si apostrofano mai.
Come si dice l'uovo al plurale?
Il plurale del nome maschile uovo è femminile (le uova): si tratta di un'eredità del latino, perché in quella lingua i nomi neutri, che al singolare terminavano in -um (come appunto ovum), avevano il plurale in -a (ova).
Qual è il plurale di pioggia?
piogge: definizioni, etimologia e citazioni nel Vocabolario Treccani.
Qual è l'analisi grammaticale di Le?
Gli è un pronome plurale.
Qual è il plurale di uomini?
Anomali sono i plurali di dio (dèi), uomo (uomini), bue (buoi).
Quando si toglie la I al plurale?
Per ricordare in quali casi la i si mantiene e in quali si perde, basta fare attenzione a un particolare: se la c e la g sono precedute da una vocale (ciliegia, camicia, fiducia), allora la i si mantiene nel plurale; se invece la c e la g sono precedute da una consonante (pioggia, pancia), allora la i si elimina.
Qual è il plurale di Eco?
Ora, ci sentiremmo autorizzati a consigliare echi per il plurale ed eco al femminile per il singolare (eco maschile è accettabile ma più informale).
Come si dice Dagli o dargli?
– Forma composta dell'imperativo di dare (da' o dà) e gli (= a lui); è scritta spesso con l'accento, dàgli, per evitare equivoco con dagli preposizione: dàgli un po' di pane. Frequente come esclam., per incitare a dare addosso, a correre dietro a qualcuno: dàgli al ladro!; dàgli a quel cagnaccio!; l'untore! dagli!
Qual è il plurale di osso?
· L'osso --> gli ossi / le ossa. Come per i diti, il maschile sta per vari ossi presi separatamente; le ossa indica l'insieme dell'ossatura umana. · Lo staio --> gli stai / le staia.
Come si dice i carceri o le carceri?
Nonostante il sostantivo “carcere” sia in forma maschile al singolare (quantomeno nell'uso comune), il plurale corretto è femminile. Dunque, si dice e si scrive le carceri.
Qual è il plurale di caffè?
► Nomi che terminano con vocale accentata: il caffè/i caffè, la virtù/le virtù, la città/le città, il bebè/i bebè, ecc.
Che articolo e le?
In italiano, gli articoli determinativi sono “il”, “lo”, “la”, “i”, “gli” e “le”. Questi articoli vengono usati quando parliamo di qualcosa che sia l'ascoltatore che il parlante conoscono, o quando è chiaro a cosa ci stiamo riferendo.
Qual è il plurale di L con l'apostrofo?
Nell'italiano moderno con gli articoli plurali l'apostrofo è ammesso (ma resta d'uso raro) soltanto quando la parola seguente inizia con la stessa vocale elisa (gl'individui, l'erbe, ma più spesso gli individui, le erbe e sempre gli alberi, le azioni).
Come si chiamano il lo la i gli le?
Gli articoli determinativi Gli articoli che precisano il nome si chiamano articoli determinativi. Sono quelle paroline che spesso precedono i nomi e sono coordinate con essi per genere e numero.
Che articoli sono il lo la i gli le?
In italiano, gli articoli determinativi sono “il”, “lo”, “la”, “i”, “gli” e “le”. Questi articoli vengono usati quando parliamo di qualcosa che sia l'ascoltatore che il parlante conoscono, o quando è chiaro a cosa ci stiamo riferendo.
Perché al sud si usa il voi?
Al sud Italia, soprattutto fra la gente anziana, è comune usare come forma di cortesia il “voi” al posto del “Lei”, che deriva dal fatto che nel Medioevo il “Lei” non esisteva, e si usava solo il “voi” come forma di cortesia, come si può notare leggendo la Divina Commedia.
Perché non si dà del voi?
Nel 1938 il regime fascista proibisce ufficialmente l'uso del lei a favore del voi. È forse proprio questa arbitraria imposizione a sancire l'abbandono del voi nel secondo dopoguerra.