Cosa ci si fa con il cordone ombelicale?

Domanda di: Romeo Ricci  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule staminali emopoietiche e può essere utilizzato attraverso il trapianto in pazienti, quasi sempre bambini, con leucemie o altre malattie del sangue e del sistema immunitario.

Che fine fa il cordone ombelicale dopo il parto?

Dopo la nascita il cordone ombelicale viene tagliato e clampato ovvero chiuso e bloccato. Il taglio e il clampaggio del cordone ombelicale possono essere eseguiti subito dopo la nascita del bambino oppure possono essere ritardati garantendo così una fase di transizione feto-neonatale più fisiologica.

Dove va a finire il cordone ombelicale?

Il cordone ombelicale si inserisce in genere al centro del disco placentare (o in prossimità del centro) e al termine della gravidanza ha una lunghezza compresa in media tra i 35 e i 70 centimetri.

Perché non donare il cordone ombelicale?

Vi sono situazioni in cui è controindicata la possibilità di raccogliere il sangue di cordone ombelicale, quali l'essere affetti da malattie trasmissibili con il sangue o da altre gravi patologie. La comunità scientifica sconsiglia il prelievo del sangue di cordone ombelicale nei parti pretermine.

Cosa si fa con la placenta dopo il parto?

Infine, dato che la placenta dopo il parto non ha più alcuna funzione e viene gettata via, il recupero di cellule da questo organo non è invasivo per il donatore e l'utilizzo delle cellule non evoca alcun problema etico.

Cura del cordone ombelicale del neonato