Leggenda vuole che dal foro di 9 metri di diametro che si apre al centro della cupola non entri la pioggia. La realtà è che nel Pantheon piove. Il pavimento, proprio in corrispondenza dell'apertura, è fornito di fori per favorire lo scolo delle acque.
Per quale motivo il Pantheon non è stato distrutto?
Il Pantheon e la storia
In seguito ad incendi e terremoti, durante l'impero di Adriano, fu ricostruito in larga parte, così venne aggiunto il pronao e l'imponente cupola, che vanta il primato di essere la più grande mai costruita in calcestruzzo.
Il Pantheon non è stato protetto da copertura oltre che per ragioni tecniche (la cupola sarebbe caduta per il peso eccessivo) e simboliche (per comunicare direttamente con le divinità), anche per sfruttarne la particolarità (dal foro entra un fascio di luce che consentiva studi di astronomia).
Il centro del Pantheon è inoltre corredato da preziosi fori di drenaggio, i quali impediscono la formazione di ristagni d'acqua che, nel lungo periodo, potrebbero danneggiare la bellezza della struttura.
Nel gennaio del 1878, in occasione della morte del primo Re d'Italia Vittorio Emanuele II, il Pantheon fu scelto quale dimora delle salme dei Reali d'Italia. Attualmente accoglie le spoglie mortali di Re Vittorio Emanuele II, Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia.