Il calendario di Giulio Cesare è stato mantenuto fino al 1.582, quando papa Gregorio XIII introdusse quello che in suo onore fu chiamato Calendario gregoriano. Vennero apportate alcune modifiche, ma febbraio restò l'unico mese di 28 giorni.
L'usanza di aggiungere al calendario un giorno ogni quattro anni alla fine di febbraio risale alla promulgazione del calendario giuliano nell'anno 46 a.C. Il giorno in più veniva introdotto, ogni 4 anni, dopo “il sesto giorno prima delle Calende di marzo”, divenendo il “sesto bis”, da cui l'aggettivo bisestile.
Siccome luglio aveva 31 giorni e agosto ne aveva 30, si decise di aggiungere un giorno ad agosto togliendolo a febbraio. Da allora febbraio conta soltanto 28 giorni.
Ai tempi dei romani, Febbraio era l'ultimo mese del calendario. Questo, secondo molti storici, spiegherebbe perché è anche il più corto: per completare i 365 giorni dell'anno non ne servivano altri 30 o 31, ma solo 29. Sì, avete letto bene, 29.
Il 30 febbraio è un giorno inesistente nel calendario gregoriano poiché il mese di febbraio ha 28 o 29 giorni. Tuttavia a volte, nella storia di alcuni paesi, esso ebbe un trentesimo giorno.