Domanda di: Dr. Sebastian Mariani | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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Altri ritengono che il termine derivi dallo spagnolo tañer (a sua volta dal latino tangĕre), cioè suonare uno strumento. Sin dai tempi coloniali, gli schiavi neri del Rio de La Plata usavano la parola tango per indicare i loro strumenti a percussione, il luogo della danza e finanche la danza stessa.
Il tango argentino è un ballo basato sull'improvvisazione, caratterizzato dall'eleganza e dalla sensualità i cui fondamenti principali sono l'abbraccio e la camminata.
La triste storia del tango inizia negli ultimi due decenni del XIX secolo nei sobborghi di Buenos Aires e Montevideo, i due porti sull'estuario del Rio de la Plata, ma il termine tango ha origini assai più remote.
Dagli inizi del 900 ai giorni nostri il ruolo della donna nel tango argentino è cambiato notevolmente. Da semplice “seguidora”, cioè che segue l'uomo, è passato a “mujer que responde” nel senso della donna che risponde alle proposte del partner.
Esistono diversi tipi di tango, a seconda dei tempi: il tango, la milonga e il tango vals. Il tango si balla su tempo di 2/4, mentre invece la Milonga si basa su un tempo di 4/4. Il tango vals invece ha un tempo di 3/4 e si balla su 4 battute, proprio come il valzer da cui trae la propria origine.