Quando è possibile il ricorso in autotutela?

Domanda di: Marcella Villa  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Se l'Agenzia prende atto di aver commesso un errore può annullare il proprio operato e correggersi senza attendere la decisione di un giudice: questo potere di autocorrezione si chiama “autotutela”. La competenza ad effettuare la correzione è generalmente dello stesso Ufficio che ha emanato l'atto.

Quali sono i presupposti per l'esercizio dell autotutela?

L'Agenzia delle Entrate ha la possibilità di esercitare il potere di autotutela anche nel caso in cui: L'atto è divenuto definitivo per decorso del termine per ricorrere; Vi è pendenza di giudizio; Il ricorso tributario è stato presentato nei termini ma respinto con sentenza passata in giudicato.

Quali sono i presupposti per l'annullamento di un provvedimento in autotutela?

Le condizioni per procedere all'annullamento sono: l'illegittimità dell'atto; la sussistenza di ragioni di interesse pubblico; l'esercizio in un termine ragionevole; la valutazione degli interessi dei destinatari rispetto all'atto da annullare.

Chi può presentare istanza di autotutela?

L'istanza in autotutela deve essere presentata dal contribuente richiedente o dall'intermediario delegato mediante invio di messaggio di posta elettronica certificata alla Direzione provinciale competente in base al domicilio fiscale del richiedente.

Come agire in autotutela?

Come si presenta il ricorso in autotutela

Il ricorso in autotutela non richiede alcuna particolare formula sacramentale o espressione di rito, né specifiche formalità per la sua presentazione (può essere presentato a mano presso l'ufficio o spedito per posta).

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