Quando il lavoro diventa un'ossessione?

Domanda di: Dr. Antonino Vitale  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il termine workaholism (dipendenza dal lavoro) è stato introdotto da Oates nel 1971 unendo la parola “work” e la parola “alcoholism” per descrivere la dipendenza dall'attività lavorativa. Schaufeli, Taris, e Bakker (2008) hanno definito il workaholism come “la tendenza a lavorare eccessivamente in modo compulsivo”.

Come fare a staccarsi dal lavoro?

La pausa dal lavoro: silenziare lo smartphone, respirare e concedersi un momento di svago, per evitare il burnout
  1. I segnali del corpo da ascoltare.
  2. Consigli per staccare la spina.
  3. Disconnessione totale.
  4. Togliere suoneria e vibrazione.
  5. Imparare a respirare.
  6. Concedersi una passeggiata.
  7. Ascoltare musica classica.

Chi non riesce a staccare dal lavoro?

Sindrome dell'incapacità di staccare la spina: quando il lavoro diventa un'ossessione. La sindrome ITSO è un vero e proprio disturbo ossessivo compulsivo nei confronti del lavoro che crea stress, depressione e crisi di panico.

Chi pensa solo a lavorare?

Per workaholism o work addiction si intende una forma di dipendenza dal lavoro. Gli individui che pensano solo a lavorare (la notte e il giorno), invece, vengono denominati workaholic.

Chi è ossessionato dal lavoro?

Secondo la definizione di Oates (1971), il “workaholic è una persona il cui bisogno di lavorare è talmente eccessivo da creare notevoli disagi e interferenze nello stato di salute, nella felicità personale, nelle relazioni personali e nel suo funzionamento sociale”.

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