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Quando si paga l'Imu ridotta?
IMU 2022 in acconto il 16 giugno: novità, regole ed esenzioni 16 Maggio 2022 Per il 2022 è previsto uno sconto IMU per i pensionati esteri titolari di pensione maturata in regime di convenzione con l'Italia. Se hanno un casa di proprietà in Italia, non affittata e non in comodato d'uso, pagano il 37,5% dell'IMU dovuta.
Chi ha una sola casa deve pagare l'Imu?
Molto chiaramente l'Imu sulla prima casa non si paga. Tuttavia esiste una eccezione: l'Imu sulla prima casa si paga solo se l'abitazione è considerata di lusso. Per immobile di lusso intendiamo tutti gli edifici abitazioni che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovvero case signorili, ville e castelli.
Cosa conviene cedolare secca o canone concordato?
Per i proprietari con reddito superiore a 15.000 euro, la cedolare secca risulta vantaggiosa. Nel canone concordato c'è un abbattimento del 40,5%, quindi la cedolare secca è conveniente per i locatori che hanno un reddito sopra i 28.000 euro.
Che differenza c'è tra canone concordato e cedolare secca?
La cedolare secca è un'unica tassa con tassazione pari a: 21% del canone annuo qualora il contratto di affitto sia a canone libero. 15% se è a canone concordato.
Chi paga la cedolare secca deve pagare anche l'IMU?
IMU e cedolare secca 2023 Sebbene la cedolare secca rappresenti un regime fiscale agevolato, poiché consente di non pagare l'imposta di registro e l'imposta di bollo dei contratti di affitto, l'IMU sulla seconda casa affittata con cedolare secca è comunque dovuta.
Quanto si paga di IMU con cedolare secca?
Agevolazioni fiscali (cedolare secca al 10% e IMU ridotta del 25%) per i contratti concordati con cedolare secca e riduzione del 25% dell'IMU e della TASI prevista per gli immobili locati a canone concordato di cui all'art. 2, comma 3, della legge 431/1998.
Come capire se canone concordato?
Si chiama a canone concordato quando le caratteristiche del canone sono determinate sulla base di accordi locali. Tra le caratteristiche in particolare viene individuata una durata minima e massima del contratto ovvero l'ammontare degli importi dei canoni.
Come ridurre IMU seconda casa?
La riduzione del 50% dell'Imu è prevista anche nel caso in cui la seconda casa sia concessa in comodato d'uso gratuito con contratto registrato a figli e genitori che la utilizzano come abitazione principale. Imposta municipale al 50 % anche per le seconde case di interesse storico e artistico.
Quanto è l'IMU sulla seconda casa?
Seconde case - Altre abitazioni a disposizione L'Imu sulle case diverse dall'abitazione principale pagheranno un'aliquota ordinaria del 0,76% che potrà subire variazioni pari a 0,3 punti in più o in meno a discrezione dei singoli comuni (potrà quindi oscillare tra lo 0,46% e l'1,06%).
Da quando si paga IMU dopo acquisto casa?
Al momento della vendita dell'immobile, l'IMU viene ripartita tra venditore e acquirente in base ai mesi di proprietà: il mese in cui si stipula l'atto di compravendita è a carico di chi ha posseduto l'immobile per almeno 15 giorni.
Quando si deve pagare l'IMU sulla seconda casa?
Entro il 16 dicembre i proprietari immobiliari devono effettuare il versamento dell'imposta municipale unica sugli immobili, dopo l'acconto versato entro il 16 giugno. Sono chiamati alla cassa i proprietari di seconde case o di prime case rientranti nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9).
Perché non conviene la cedolare secca?
la cedolare secca conviene ai proprietari che hanno altri redditi sottoposti a tassazione IRPEF; la cedolare secca non conviene quando si prevede un aumento dell'inflazione durante il periodo di validità del contratto e/o non si hanno altri redditi oltre a quelli provenienti dall'affitto di uno o più immobili.
Chi ha diritto alla cedolare secca 10 %?
E' prevista un'aliquota ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate: nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 551/1988).
Quando si applica la cedolare secca al 10%?
Cedolare secca 10 per cento: quando si applica ai contratti d'affitto a studenti universitari; nei Comuni in cui vi sono state calamità naturali; agli affitti transitori disciplinati dalla legge n. 431/1998.
Quale contratto di affitto conviene al proprietario?
Teoricamente, tra tutti quelli che abbiamo menzionato, la formula migliore è quella del contratto concordato con cedolare secca, perché: il proprietario ha praticamente una tassazione del 10%, evitando così tutte le altre aliquote IRPEF.
Cosa cambia per l'inquilino con la cedolare secca?
Per i contratti con cedolare secca non andranno pagate l'imposta di registro e l'imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. Essa, tuttavia, non sostituisce l'imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.
Quanto dura il contratto di affitto con cedolare secca?
In generale la durata di un contratto d'affitto con cedolare secca può essere breve (2-3 anni), medio (5-6 anni) o più lungo. L'opzione, se attivata nella fase di registrazione del contratto, sarà attiva per tutta la sua durata a meno che il locatore non volesse annullare tale opzione.
Quando spostare residenza per non pagare IMU?
Il contribuente che acquista, con le agevolazioni “prima casa”, un'abitazione situata in un Comune diverso da quello nel quale è residente, è tenuto a spostare la propria residenza nel Comune in cui si trova l'abitazione entro 18 mesi dall'acquisto.
Perché la prima casa fa reddito?
Sulla prima casa non si pagano imposte in sede di dichiarazione dei redditi poichè viene riconosciuta una deduzione di importo corrispondente a quello della rendita dell'immobile.
Come pagare metà IMU?
Coloro che sono proprietari di una seconda casa inagibile e inabitabile, possono pagare metà delle tasse dovute di Imu e Tari con una semplice autocertificazione del proprietario, secondo una recente sentenza della Cassazione.