Domanda di: Bibiana De Santis | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
(24 voti)
ROMA - Ventisettemila veicoli a idrogeno in Italia al 2025, 8 milioni e mezzo al 2050, affiancati da 23.000 autobus e riforniti da 5.000 stazioni di approvvigionamento.
L'idrogeno è altamente infiammabile, difficile da immagazzinare e rappresenta un rischio per la sicurezza in caso di incidente. Tuttavia, le case automobilistiche come Toyota insistono sul fatto che le auto elettriche a celle a combustibile sono sicure quanto i veicoli convenzionali.
Ma nonostante questi vantaggi, l'idrogeno non può essere utilizzato su larga scala perché richiede una grande quantità di energia per la sua produzione. Ci sono poi difficoltà e costi di trasporto e di stoccaggio e problemi di sicurezza, in quanto si tratta di un gas pericoloso ed estremamente infiammabile.
L'idrogeno invece è un gas difficile da maneggiare perché, avendo una bassa densità energetica, deve essere molto compresso ad alte pressioni (da 350 a 700 bar) per essere stipato in un serbatoio in quantità sufficienti per alimentare una vettura.