Quanti anni sta un parroco in una parrocchia?

Domanda di: Pierfrancesco Grassi  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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In Italia la Conferenza episcopale ha disposto che, quando la nomina viene fatta a tempo, abbia la durata di nove anni.

Quando cambia il parroco?

Il vescovo diocesano, però, può nominarlo a tempo determinato «se ciò fu ammesso per decreto dalla conferenza dei vescovi». Ed è proprio quello che ha fatto la Conferenza episcopale italiana nei primi anni ʼ80, stabilendo che «le nomine dei parroci ad certum tempus hanno la durata di nove anni».

Qual è lo stipendio di un prete?

Mentre il semplice prete si deve accontentare dello stipendio di un operaio (circa mille euro al mese, ma se è a inizio carriera si ferma a 750), il parroco intasca 1.200-1.300 euro.

Qual è la differenza tra parroco e prete?

-Prete (sacerdote): deriva dalla abbreviazione “presbitero” ed identifica chi ha ricevuto il secondo livello del Sacramento dell'Ordine Sacro. Presiede la parrocchia e si chiama “parroco”. -Vescovo: identifica chi ha ricevuto il terzo grado del Sacramento dell'Ordine Sacro della Chiesa.

Cosa cambia tra parroco è sacerdote?

Il sacerdote, o prete, definito anche parroco se è a capo di una parrocchia, è colui che può impartire i sacramenti e celebrare la messa. Per semplificare, i sacerdoti sono chiamati a continuare l'opera di Cristo Gesù: diffondono la Parola di Dio, la interpretano e la spiegano, consigliano e confortano i fedeli.

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