pari a 6,3 μg per chilo di peso corporeo al giorno. L'avviso indica anche la quantità di questi semi che una persona non dovrebbe superare in uno o più pasti durante il giorno.
I semi di papavero non presentano particolari controindicazioni. Anche se per via del loro seppur modesto contenuto di sostanze alcaloidi (oppiacei) sono da evitare durante la gravidanza e sconsigliati ai bambini e in caso di problemi respiratori. Per gli altri, se il consumo è moderato, non ci sono problemi.
L'Agenzia Europea per la sicurezza alimentare fa sapere che un consumo sicuro di semi di papavero non dovrebbe superare i 10 μg/kg di peso corporeo. Chi consuma elevate quantità di questi semini, potrebbe superare la quantità considerata sicura, per cui sarà meglio non esagerare.
I semi di papavero sono utilizzati soprattutto nei prodotti da forno come pane, spianate, grissini, e alcuni prodotti tipici tradizionali, come i bretzel. Si possono poi usare anche come condimento per insalate, zuppe oppure possono essere mangiati nello yogurt o nel latte a colazione.
In cucina si utilizzano sia le foglie, i semi e i germogli teneri di papavero, raccolti a inizio Primavera. Questi ultimi, sono molto buoni in insalata, con olio e succo di limone. Si abbinano altrettanto bene in misticanza con ad altre erbe di campo spontanee come cicoria, tarassaco e ortica.