VIDEO
Trovate 24 domande correlate
Chi viene licenziato per malattia ha diritto alla disoccupazione?
Naspi e malattie invalidanti Il lavoratore che di colpo si trovi a doversi licenziare per una sopraggiunta malattia invalidante non può percepire la Naspi o disoccupazione perché - come dice la legge - il licenziamento deve provenire dall'azienda e non dal lavoratore.
Quanti mesi di malattia puoi fare in un anno?
un massimo di tre mesi nell'anno solare (cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre), se l'anzianità di servizio non supera i dieci mesi; un massimo di sei mesise l'anzianità supera i dieci mesi.
Come si contano i 180 giorni di malattia INPS?
L'indennità pagata dall'INPS spetta dal quarto giorno successivo a quello di inizio della malattia e per tutta la durata della malattia, indicata nella prognosi, fino ad un massimo di 180 giorni complessivi per ciascun anno solare.
Quanto incide la malattia sulla disoccupazione?
I periodi di malattia vanno neutralizzati ai fini dell'accesso al sostegno contro la disoccupazione in quanto ininfluenti, e determinano un ampliamento del quadriennio di riferimento.
Da quando il datore di lavoro può licenziare?
Il datore di lavoro può procedere a licenziare per motivi legati a crisi aziendale o ad un cambiamento nell'organizzazione del lavoro. Per esempio, in caso di calo nella produzione che mette in crisi l'azienda, il datore di lavoro, dimostrando di migliorare la situazione dell'azienda, può licenziare il lavoratore.
Quanto tempo ha il datore di lavoro per licenziare?
In caso di licenziamento, per il rapporto di lavoro con impegno superiore a 24 ore settimanali il preavviso dovrà essere: 15 giorni, fino a cinque anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro; 30 giorni, oltre i cinque anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro.
Come si può licenziare un dipendente a tempo indeterminato?
Cessazione del contratto - Recesso Il datore di lavoro può licenziare un dipendente a tempo indeterminato solo per una giusta causa, ossia solo in caso di gravi azioni commesse dal lavoratore che non permettano lo svolgersi della normale attività.
Quando sei in malattia il sabato e la domenica vengono pagati?
L'autore di questa risposta ha richiesto la rimozione di questo contenuto.
Cosa fare dopo 60 giorni di malattia?
Per tutte le mansioni in cui è obbligatoria la Sorveglianza Sanitaria, se il lavoratore è assente da lavoro per più di 60 giorni continuativi, il Datore di Lavoro ha l'obbligo di sottoporlo a una visita medica di idoneità dal Medico Competente, prima di farlo rientrare a lavorare in totale sicurezza.
Cosa succede se supero i 45 giorni di malattia?
II militare che risulti assente dal servizio per infermità, al superamento del 45° giorno di licenza straordinaria precedentemente fruita a qualsiasi titolo, viene collocato in aspettativa d'ufficio dal Comando di appartenenza, che parteciperà all'interessato la nuova posizione di stato (fac-simile in Allegato E).
Quali malattie non sono soggette a visita fiscale?
Quali sono i casi di esonero alla visita fiscale INPS?
Malattia connessa all'esistenza di una patologia grave che richiede cure salvavita; Infortunio sul lavoro e malattia professionale; Malattia correlata a un'eventuale invalidità o menomazione del dipendente pari o superiore al 67%.
Cosa succede se si superano i 30 giorni di malattia?
Per assenze dovute a malattia per un periodo superiore a 30 giorni, il contratto di lavoro automaticamente cessa.
Cosa succede se non sono in casa durante la malattia?
Se il dipendente non si trova a casa, durante gli orari di reperibilità, può andare incontro a delle sanzioni. Ecco quali sono: Perdita dell'indennità di malattia, fino a 10 giorni (in caso di assenza al primo controllo); Decurtazione del 50% dell'indennità di malattia (in caso di assenza al secondo controllo);
Chi decide di mandare la visita fiscale?
La visita fiscale consiste in una visita a domicilio, da parte di un medico fiscale INPS, per accertare lo stato di malattia del lavoratore. Il medico può essere mandato o dal datore di lavoro o direttamente dall'INPS, a seconda dei casi e la richiesta deve essere presentata dal datore di lavoro.
Come si fa a prolungare la malattia?
E l'unico modo per farlo è quello di avere un certificato di malattia da consegnare sia al datore di lavoro (che è quello che paga l'indennità per i primi tre giorni, oltre a doversi organizzare in azienda) sia all'Inps (che è quello che paga dal quarto giorno in poi).
Chi non può essere licenziato?
Il datore di lavoro non può licenziare il dipendente che gli ha fatto causa, magari per ritorsione. Potrebbe farlo se sussistono ragioni alternative e valide, ma in questi casi il sospetto che il licenziamento sia determinato da ragioni discriminatorie è elevato. Sicché, in tali ipotesi, scatta l'obbligo di reintegra.
Quali sono i tre motivi che giustificano un licenziamento?
Il datore di lavoro potrà sempre recedere dal rapporto con un dipendente: in malattia, al termine del periodo di comporto e per giusta causa.
Quali sono i licenziamenti per giusta causa?
I motivi più frequenti riconosciuti come giusta causa di licenziamento sono:
Falso infortunio e falsa malattia del dipendente; Violazione del patto di non concorrenza; Scorretto uso dei permessi per ex legge 104/92; Falsa timbratura del cartellino; Perdita dei requisiti CIG (Cassa Integrazione Guadagni);
Cosa succede se non firmo la lettera di licenziamento?
Se nei licenziamenti un lavoratore si rifiuta di firmare ci sono due opzioni: 1° opzione: ottenere una testimonianza. Ciò significa far firmare due persone che hanno visto come la lettera di licenziamento sia stata consegnata al lavoratore e il lavoratore non ha voluto firmare.
Quante mensilità di buonuscita?
In linea generale nelle aziende con meno di 15 dipendenti in caso di licenziamento illegittimo al lavoratore spetta un risarcimento del danno da 2 a 6 mensilità mentre nelle aziende con più di 15 dipendenti il risarcimento del danno può arrivare fino a 24/36 mesi.