Domanda di: Dott. Alan Barone | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Ah sì, un'altra cosa: anche la doccia è vista mare! Il metodo tipico presuppone un'esperienza sensoriale a 360 gradi: ci si insapona in barca, ci si tuffa in mare per sciacquarsi, e poi si rimuove il sale con l'acqua dolce del doccino esterno.
I wc nautici hanno una pompa che può essere elettrica o manuale e un rubinetto deviatore che ne gestisce e direziona il flusso. In sostanza si immette acqua, si utilizza, si espelle il contenuto della tazza all'esterno continuando al contempo ad immettere acqua nella tazza, eventualmente si ripete.
Lo scarico va direttamente in mare, per questo si raccomanda di non usare il wc della barca quando si è in porto (tanto puoi usare i bagni del marina) e quando si è in rada con bagnanti che nuotano beati.
Il sistema è basato su una pompa, manuale o elettrica, collegata al WC che ha il compito di caricare acqua di mare, triturare ed espellere il liquame. Dato che lo scarico diretto in acqua è proibito in porto e sottocosta, questa soluzione non è la più indicata per chi ama sostare a lungo in marina o in rada.
In realtà, secondo le recenti statistiche, noleggiare una barca in media costa meno che dormire in hotel. Al contrario di quello che comunemente si pensa, infatti, il prezzo medio di una notte in barca è di circa 45 euro a persona, più o meno come quello di una doppia in albergo.