In vari Paesi come l'Islanda, il Giappone, la Nuova Zelanda e la Spagna sono stati lanciati dei progetti sperimentali delle risorse umane per testare la settimana lavorativa di 4 giorni, alcuni dei quali hanno fornito risultati estremamente promettenti.
L'Islanda è stata invece una delle pioniere della settimana lavorativa di 4 giorni e oggi, quasi il 90% della popolazione ha un orario lavorativo ridotto. In Svezia, invece, il progetto della settimana da 4 giorni è stato sperimentato con una riduzione dei salari e per questo è stato accolto con pareri contrastanti.
Ha iniziato l'Islanda, che tra 2015 e 2019 l'ha sperimentata nel settore pubblico: le ore lavorative sono passate da 40 a 35 da smaltire in 4 giorni senza alcun taglio di retribuzione. Il test, al quale hanno partecipato circa 2.500 dipendenti, è stato così positivo da essere esteso al settore privato.
Con il termine “settimana corta” si intende generalmente la settimana lavorativa della durata di 4 giorni al posto dei 5 canonici. Una regolamentazione che comporterebbe meno ore settimanali di lavoro per i dipendenti a parità di retribuzione.
E se l'Islanda è un piccolo paese, ci sono nazioni europee dove la riduzione dell'orario di lavoro sta andando avanti con buoni risultati. Come la Spagna, la Finlandia e la Germania. Per non parlare del Giappone.