Domanda di: Ing. Lisa Longo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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L'uso di questo particolare accessorio è stato introdotto in Inghilterra intorno al 1660, riprendendo i costumi francesi. Pare che la parrucca serva per rendere irriconoscibili i giudici agli imputati e ai loro familiari, al fine di evitare possibili ritorsioni.
Nel XVI° secolo Isabella d'Este introdusse la “capigliara”, una parrucca fatta di capelli e stoffe increspate e per tutto il secolo le donne usarono indossare parrucche bionde realizzate con capelli, filo, lino, seta o lana, impolverate di ciprie e profumi.
Nel 1730 si diffuse la “parrucca a groppi”, che terminava con due nodini di capelli. Tuttavia la tipica parrucca maschile settecentesca, di moda soprattutto verso la metà del secolo aveva un ciuffo alto e arricciato sulla fronte, riccioli sulle orecchie e un codino avvolto in un sacchetto di seta nera.
La moda delle parrucche iniziò nel 1620 in Francia da un bisogno di pura vanità: il re Luigi XIII, colpito da una calvizie precoce causata da una malattia, cominciò infatti a farne largo uso. Dopo di lui, Luigi XIV, il Re Sole, portò quest'accessorio alla sua massima espressione.
A importarla in Gran Bretagna, verso la fine del diciassettesimo secolo, fu Carlo II: era una moda copiata dalla Francia di Luigi XIV (wig, parrucca in inglese, � l'abbreviazione di periwig, dal francese perruque).