Perché il Do e C?

Domanda di: Manuele De luca  |  Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023
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Storia. La chiave di Do è un segno derivato storicamente dalla lettera C che indicava, prima dell'avvento delle sillabe guidoniane, l'attuale Do e che fissa la posizione del Do centrale del pianoforte, o Do3, sul pentagramma. La chiave di Fa è un segno convenzionale che fissa la posizione della nota fa sul pentagramma.

Cosa significa la C nello spartito?

La lettera C indica la nota DO nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.

Come è nata la nota Do?

Guido d'Arezzo chiamò le note musicali della scala diatonica, che fino ad allora erano state indicate con le note dell'alfabeto, con le iniziali dell'inno di San Giovanni. L'Ut venne poi chiamato Do a partire dal XVII secolo da Gian Battista Doni (dalle iniziali del suo cognome).

Chi ha inventato la nota Do?

Storia. La nota "do" in origine era chiamata "ut", nome introdotto dalla notazione adottata da Guido d'Arezzo; questo nome è ancora in uso oggi nella lingua francese (in cui si dice, ad esempio, clef d'ut per chiave di do).

Perché le note si chiamano Do re mi fa sol la si?

Le prime sillabe di ogni verso sono ut re mi fa sol la si. Poichè ut si pronuncia in maniera diversa nelle varie lingue, per il primo verso si è scelta la seconda sillaba, do, per dare un nome alle note, anche se la cosa non è correttissima in quanto si dovrebbe partire dal la e non dal do.

C'è Dio? - Aldo Giovanni e Giacomo