Domanda di: Sig. Carlo Giordano | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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L'OMS raccomanda una riduzione del consumo di sale del 30% entro il 2025 poiché è stato dimostrato che il consumo eccessivo di sale nell'alimentazione, è responsabile dello sviluppo di malattie cardio-cerebrovascolari, osteoporosi, malattie renali e tumori.
La giusta quantità di sodio evita l'accumulo di acqua e l'aumento di volume del sangue nei vasi sanguigni, lo scompenso della pressione arteriosa e il danneggiamento della funzionalità cardiaca. Includi nella dieta tutti quegli alimenti che abbassano la pressione per seguire uno stile di vita sempre sano.
Va però sottolineato che eliminare completamente il sale dall'alimentazione non è una buona scelta. L'organismo infatti ha bisogno del sodio, nelle giuste quantità, per funzionare correttamente. Di conseguenza, la sua carenza può condurre all'iponatriemia e, nei casi più gravi, persino alla morte.
«Seguire una dieta a bassissimo contenuto di sodio senza particolari esigenze di salute è associato a un maggiore rischio di soffrire di insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e di avere livelli più elevati di colesterolo e trigliceridi».
Poiché il consumo di sale può comportare la predisposizione a sviluppare patologie come pressione alta e osteoporosi (oltre che comportare indirettamente molti altri disturbi), se ne sconsiglia l'assunzione a soggetti che soffrono di queste patologie o che hanno familiarità per queste stesse patologie.