Domanda di: Ing. Marianita Negri | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Dieci anni fa, il 10 gennaio 2005, entrava in vigore la legge Sirchia (dal nome del ministro della Salute che la propose), che vieta il fumo nei luoghi pubblici chiusi. Cogliamo l'occasione per fare un excursus sulle principali normative sul fumo emanate in Italia.
In che anno si è smesso di fumare nei locali pubblici?
La legge 11 novembre 1975, n. 584 vietò il fumo sui mezzi di trasporto pubblico (ad eccezione delle carrozze riservate ai fumatori) e in alcuni locali pubblici (ospedali, cinema, teatri, musei, università e biblioteche).
Ricorre in questi giorni il ventennale della Legge Sirchia (3/2003): la legge, entrata poi in vigore il 10 gennaio 2005, ha previsto il divieto di fumo nei locali pubblici chiusi, luoghi di lavoro e strutture del settore dell'ospitalità, permettendo così di tutelare la salute dei non fumatori.
Fin dal 1934, il Regio Decreto 2316, “Testo unico delle leggi sulla protezione e l'assistenza della maternità e dell'infanzia”, stabilisce, all'art. 25, il divieto di vendita e somministrazione di tabacco ai minori di 16 anni, a cui è vietato anche di fumare nei luoghi pubblici.
Il 22 dicembre 2002 il Parlamento ha approvato la legge 3 del 2003 che prevede «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», che all'articolo 51 comma 2 estende il divieto di fumo in tutti i locali aperti al pubblico, bar e ristoranti inclusi.