Per il lavoratore, dal 1° gennaio 2023 è previsto un taglio del cuneo fiscale al 2% per i redditi annui lordi fino a 35mila euro (lordo mensile di 2.692 euro) e al 3% per quelli fino a 25mila euro (che corrisponde ad un limite retributivo mensile fino a 1.923 euro).
fino a 15.000 euro: 23 per cento; oltre 15.000 euro fino a 28.000 euro: 25 per cento; oltre 28.000 euro fino a 50.000 euro: 35 per cento; oltre 50.000 euro: 43 per cento.
Approfondiamo. Se il tuo stipendio lordo mensile è di 1.500 euro (che moltiplicato per un anno sarebbe 21.000 euro), dunque, molto probabilmente ti ritroverai con un netto in busta paga più basso, pari a quasi 1240 euro.
Per ottenere l'importo del netto da pagare al dipendente è sufficiente la seguente operazione: Retribuzione lorda – contributi previdenziali c/dipendente – IRPEF netta – eventuali addizionali regionali e comunali + eventuale trattamento integrativo = netto.
Uno stipendio di 1700 euro netti al mese equivale a una retribuzione lorda annua di circa 32.000 euro. Un discreto importo, che consentirà al nostro lavoratore o alla nostra lavoratrice di maturare un assegno piuttosto importante.